Buongiorno Ansia

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È una mattina come tante, mi sveglio di soprassalto, sento il cuore in gola, una sensazione di pericolo imminente, il mio respiro è rapido, eccola lei che mi dà il suo buongiorno : la mia ansia.

Molto spesso le persone credono che la professione di psicologo sia immune da tutti i mali di vivere diffusi nella società odierna, in realtà non è affatto così.
Ho cominciato a soffrire di attacchi di ansia all’inizio del mio percorso di studi da psicologa, si presentavano sempre in periodi di forte stress e tensione, legata non solo alla preparazione di esami impegnativi ma anche a problemi familiari che hanno messo a dura prova la mia risposta psicologica allo stress.

Con il tempo ho imparato a gestire queste situazioni di temporaneo disagio che limitavano le mie attività quotidiane. Oggi, a due anni dall’avvio della professione di psicologa mi capita sporadicamente di dover fare i conti con quella sensazione opprimente, che molto spesso accompagna le mie giornate. Il cuore corre così forte come se stessi sostenendo una maratona, il respiro sembra sfuggire al mio controllo, un generale calo di forza pervade tutti i miei muscoli, che sembrano essere legati stretti stretti da una corda invisibile. A volte ci si sente dire “ Sei proprio sicura che questa professione sia adatta a te?” come se noi psicologi fossimo delle “macchine” prive di emozioni, immuni dal dolore e dalla sofferenza. Siamo anche noi delle persone e come tali si trovano a fare i conti con sé stessi, con le loro fragilità e con gli affanni della vita quotidiana. Non bisogna vergognarsi di esprimere le proprie emozioni e i propri stati interiori anche se sono negativi. Esprimerli e prenderne coscienza e consapevolezza è sinonimo di coraggio, di forza e non di debolezza. Bisogna imparare a gestirli e talvolta superarli in maniera consapevole senza farsene necessariamente una colpa.

Ammetto che molte volte però lo sconforto, la frustrazione mi hanno portato a pensare se fossi realmente all’altezza del mio compito verso gli altri e a mettere in crisi anche le relazioni interpersonali. Ricordiamo che dietro ad ogni professionista c’è una persona con una storia, un proprio vissuto emotivo, un bagaglio di esperienze non sempre positive che hanno segnato il suo cammino e che ad oggi per ciò che mi riguarda rappresentano la mia forza.

Ho imparato con il tempo ad accettare la mia ansia e a trasformarla in qualcosa di positivo, ho imparato ad ascoltare i segnali del mio corpo e della mia mente, a riconoscerli e gestirli. All’inizio non è stato facile, pensavo che qualcosa in me fosse sbagliato, non mi ritenevo all’altezza di saper affrontare determinate situazioni, ma pian piano mi sono messa in gioco e la paura di non farcela si è sempre più indebolita. Accettazione e consapevolezza sono i perni fondamentali di ogni

essere umano, pertanto anche noi psicologi dobbiamo essere consapevoli dei nostri punti di forza ma soprattutto di debolezza, per metterci nelle condizioni di poter accettare prima di tutto noi stessi ed essere poi un valido sostegno di aiuto per l’altro.

Anche uno psicologo può provare rabbia, tristezza e trovarsi a dover affrontare fatiche più o meno pesanti, perché si è anche lui un essere umano.
Noi psicologi non siamo perfetti, anche noi possiamo sbagliare. Abbiamo imparato a conoscere le nostre fragilità guardandoci dentro, per poter poi comprendere le dinamiche di funzionamento dell’altro e scoprire tutti gli strumenti intrinsechi che la persona ha in sé mettendola nella condizione di saperli usare.

Dott.ssa Ilenia Blanco

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