Psicologia dello Sport

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Psicologia e neuroscienze applicate allo Sport

Il Dipartimento di Tecnologie Innovative per lo Sport Performance agonistico aiuta l’atleta a massimizzare la performance sportiva attraverso l’apprendimento di strategie finalizzate ad ottenere il massimo controllo sul corpo e sulla mente. Da una prima valutazione i “target terapeutici” maggiormente indicati sono quelli costituiti dagli atleti di primo livello i quali sono maggiormente motivati alla scoperta e alla sperimentazione del metodo innovativo, stimolati e propensi alle neuroscienze.

I nostri protocolli innovativi integrano i fondamentali della psicologia dello sport con le più recenti tecniche di biofeedback e Realtà Virtuale e interattiva per favorire le competenze cognitivo-emotive dell’atleta (attenzione, concentrazione, motivazione, equilibrio psicologico) e a gestire frustrazione, stress, ansia che spesso compromettono il raggiungimento della peak performance.

L’intervento individualizzato disegna il profilo psicofisiologico dell’atleta e ne determina, attraverso la consulenza di un nostro esperto, punti di forza e criticità per l’individuazione degli obiettivi del trattamento. I training individualizzati in Biofeedback integrati VR ne esaltano e massimizzano la performance psicobiologica, permettendo all’atleta una migliore resa nello sport e nella vita.

Quali obiettivi puoi raggiungere

REGOLAZIONE DELL’ATTIVAZIONE
Ogni sportivo ha una cosiddetta “zona di funzionamento ottimale”: con questa locuzione si intende un determinato campo di tensione o di attivazione che permette la prestazione migliore. La maggior parte degli atleti si trovano in questa zona durante l’allenamento. Durante una competizione però, a causa di una produzione supplementare di ormoni, si verifica una “ipertensione” o iperattivazione e così una prestazione insoddisfacente.

RIDUZIONE DELL’ANSIA AGONISTICA
Allo scopo di ottenere una desensibilizzazione sistematica, lo sportivo viene condotto in determinate situazioni agonistiche caratterizzate da ansia, tramite immagini o sequenze video. Grazie all’impiego di tecniche di rilassamento e alla derivazione dei relativi parametri (respirazione, polso, tensione muscolare, valore di conduttanza cutanea), l’ansia viene ridotta e eventualmente la situazione connotata da ansia viene risolta.

La logica conseguenza è un aumento della prestazione agonistica.
La procedura si basa sull’uso del BFB computerizzato e apparecchiature per la video registrazione (VCR), abbinati a tecniche di rilassamento e/o attivazione al fine di simulare le sensazioni delle situazioni di gara.

  • stadio 1: l’atleta viene introdotto al dispositivo di BFB e impara a controllare in modo consapevole le sue risposte psicofisiologiche;
  • stadio 2: l’atleta impara a modificare volontariamente i suoi livelli di attivazione e a mantenere la condizione ottimale alla performance.

Questa autoregolazione viene usata per incrementare le immagini mentali della gara, esercitate prima o dopo la competizione a scopo di desensibilizzare paure condizionate o formule di proponimento.

RIABILITAZIONE DOPO INFORTUNI
Anche in questo caso è opportuno in primo luogo un training di rilassamento. D’altra parte, l’impiego di Biofeedback aiuta gli sportivi anche a riacquistare il controllo della muscolatura, a dirigere in modo più corretto l’impiego della forza o a creare una tensione muscolare equilibrata in entrambe le parti del corpo. È inoltre possibile ridurre un’eventuale paura di nuovi infortuni.

OTTIMIZZAZIONE DEL RECUPERO
Come supporto in misure di rigenerazione attive e passive. Lo sportivo impara a rilassare i muscoli più rapidamente e in modo migliore e a liberare la mente. L’efficacia delle misure di recupero viene così aumentata È possibile un allenamento sportivo più intenso e gli effetti desiderati (miglioramento della performance) vengono raggiunti più velocemente.

ACQUISIZIONE DELLA TECNICA
Un’attivazione scorretta conduce nella maggior parte dei casi, direttamente o indirettamente, a un calo della prestazione, dato che l’atleta non si sente fisicamente a suo agio. Con un training Biofeedback dei parametri respirazione, polso, tensione muscolare e valore di conduttanza cutanea, lo sportivo riesce a rintracciare tensioni indesiderate, scopre movimenti non economici e può influenzarli e modificarli nella direzione desiderata.

COME “SPIA SUL CRUSCOTTO”
Sedute regolari di Biofeedback forniscono un quadro del rapporto tra carico e recupero. Se il carico è eccessivo e il recupero non più sufficiente, si osservano modifiche nei parametri che indicano sovrallenamento (overtraining). Fanno parte di queste modifiche per es. scarso assorbimento di ossigeno, polso a riposo aumentato, tensione muscolare aumentata, modifiche nella curva del respiro e capacità di rilassamento solitamente ridotta.

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