Come cambierebbe la tua vita se tu iniziassi a dire qualche “no”?

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Caro lettore, inizio col dirti che ti darò del “tu” perché quello di cui voglio parlarti è un’esperienza comune a tutti noi.

A volte ci troviamo impreparati dinanzi ad alcune richieste:  “Mi presti 20 euro?”, “Mi accompagni al cinema?”, “Devi anticipare di due giorni la consegna del lavoro”. Ecco: rispondiamo automaticamente in maniera affermativa, come se non avessimo alternative.

Quante volte, però, avresti voluto rispondere con un bel “no”? Quante volte ti sei sentito intrappolato? Quante volte, dopo aver acconsentito, hai rivolto a te stesso delle parole di rimprovero? Talvolta è difficile dire di no alle richieste dei figli, del partner, degli amici, del capo, ma il costo che rischiamo di pagare è davvero troppo alto.

Spesso, dopo innumerevoli sì, infatti, sentiamo aumentare la rabbia, la frustrazione, la tristezza, la delusione. In alcuni casi assistiamo anche a una diminuzione della nostra autostima. E’ un crescendo di emozioni dalle quali ci sentiamo rapiti e imprigionati, rimanendo senza accorgercene a fissare la chiave che potrebbe liberarci dalla nostra gabbia emotiva, increduli rispetto alle nostre possibilità di farcela.

Oppure ti sarà anche capitato di avere un mal di testa ricorrente, un mal di pancia o un dolore muscolare, vero? Tutti quei si pronunciati, viaggiano nel nostro corpo, lo mandano in tilt, per ricordarci che c’è qualcosa che non va, per esortarci a riflettere.

Eppure quel “no”, è proprio lì, sulla punta della lingua. Spesso non lo pronunciamo perché pensiamo che  potrebbe verificarsi una catastrofe se solo osassimo farlo.

Come liberarci dal vortice dei “sì”? Diventando assertivi, imparando a dire di no senza sperimentare sensi di colpa, ascoltando i propri bisogni.

L’assertività è quella competenza relazionale che permette di riconoscere le proprie emozioni e bisogni e di comunicarli agli altri, mantenendo, al contempo, una positiva relazione con gli altri; la legittima espressione dei propri diritti, interessi, sentimenti e convinzioni evitando la violazione o negazione dei diritti altrui (Galeazzi e Porzionato, ’98)”.

L’assertività è un’abilità e come tale è possibile svilupparla, tramite un training che ha come obiettivo l’apprendimento di uno stile comunicativo e relazionale sano.

E’ importante sottolineare, quindi, come non si nasca assertivi e, allo stesso tempo, come per alcuni di noi sia più semplice esserlo solo con alcune persone, ma non con altre.

Probabilmente avrai apprezzato colleghi o amici in grado di comunicare i propri bisogni, di chiedere o di rifiutare. E tu, hai provato a domandare invece di accusare l’interlocutore? Hai provato a rifiutare un invito? Ti rispetti e rispetti il tuo interlocutore? Ti concedi di sbagliare o di cambiare idea?

Delle regole invisibili e automatiche, in molte circostanze, ti hanno incastrato nel comportamento anassertivo: “non posso dire di no”, “se non comprende i miei bisogni non mi ama realmente”, “un vero amico dice sempre di si”: queste credenze possono modificarsi, il tuo comportamento può cambiare.

L’assertività si apprende grazie all’esercizio, alla pratica e non è legata unicamente alla personalità del nostro interlocutore o alle circostanze che ci vedono coinvolti. Pertanto, rivolgiti a un terapeuta per   migliorare il tuo stile comunicativo, per stare meglio con te stesso e con gli altri.

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