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Tante volte ci capita di utilizzare il termine “fiducia” nella nostra vita, essa dipende da molti fattori. In particolare lo sviluppo della fiducia è influenzato dalle relazioni significative che ognuno di noi instaura, la loro qualità influenza la tendenza futura a fidarsi o meno degli altri.

Analizziamo nello specifico, i principali contesti entro i quali si sviluppano e acquisiscono significato le relazioni fiduciarie: la famiglia, la scuola e i pari.

Il primo contesto fondamentale per lo sviluppo della fiducia è rappresentato dalla famiglia, in particolare dalle figure genitoriali. Alcuni studi (Bernath, Feshbach, 1995) evidenziano l’importante ruolo svolto dai genitori nello sviluppo della fiducia dei figli. Sin da piccolissimi, i bambini nutrono una fiducia incondizionata nei confronti delle figure genitoriali e hanno difficoltà nel credere che tali figure significative possano sbagliare o dire cose negative e che in fondo non pensano. La qualità del comportamento del genitore è fondamentale per l’esperienza del bambino di familiarità, benessere e per lo sviluppo della fiducia di base, ovvero la fiducia in se stessi e nelle proprie possibilità. Infatti, la sensibilità del genitore, nel rispondere ai bisogni e alle aspettative del figlio, promuove la maturazione della fiducia e consente al bambino di interiorizzare la figura genitoriale come coerente e sensibile, alla quale poter fare sempre riferimento.

Anche il contesto scolastico, in particolare la relazione con l’insegnante, può influenzare la fiducia e le interazioni con gli altri. Il comportamento che i bambini mettono in atto in classe e la fiducia in se stessi hanno origini profonde: si basano sia sulla storia relazionale del bambino associata all’esplorazione, sia sulla capacità dell’insegnante di offrire una base sicura per l’esplorazione. La fiducia in sé, quindi, si riferisce alla motivazione del bambino ad esplorare, alla sua capacità di superare le sue frustrazioni e di percepire l’adulto come risorsa.

Le relazioni bambino-genitore e bambino-insegnante hanno la funzione di regolare lo sviluppo delle abilità emotive e scolastiche ed esercitano una forte influenza sull’acquisizione e sullo sviluppo della competenza del bambino nell’infanzia.

Inoltre, le relazioni e le interazioni tra coetanei giocano un ruolo importante nello sviluppo della fiducia nei loro confronti. Secondo Selman, è nel periodo compreso tra i 9 e i 15 anni che i bambini sviluppano la capacità di considerare l’amicizia come un rapporto in grado di fornire supporto emotivo e interpersonale. In questa fase evolutiva, i bambini considerano la fiducia nella relazione amicale come estremamente importante per consentire una condivisione reciproca degli aspetti intimi di sé.

Le relazioni e le esperienze che si vivono in questi importanti contesti influenzano, reciprocamente, lo sviluppo della fiducia in se stessi e negli altri. È proprio in queste primissime esperienze relazionali che si sviluppa lo stile fiduciario del bambino, che sarà alla base dei suoi rapporti futuri, agevolandone l’instaurarsi o, al contrario, compromettendoli. Questo dovrebbe far certamente riflettere su quanto possa essere importante curare le interazioni del bambino con le varie figure significative sin dalla prima infanzia, poiché , come è stato dimostrato, “sono le radici che consentono a ciascuno di stare bene con sé e con gli altri” (A. Giani).

 

Dott.ssa Lucia Miraglia | Psicologa – Tutor doposcuola specialistico NovaMentis

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