Disgrafia: gli effetti sui contenuti nella produzione scritta

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La disgrafia è un disturbo specifico della scrittura, di natura neurobiologica, legato prettamente a una difficoltà nella componente motoria dei processi di realizzazione grafica che limita la conversione fonema-grafema e la sua organizzazione nello spazio.

I bambini disgrafici hanno una scrittura poco regolare, sia nella grandezza e sia nella forma, difficilmente scrivono rispettando la direzione del rigo e tendono ad avere un’impugnatura scorretta, realizzando segni grafici a volte marcati, a volte leggeri. Queste difficoltà hanno diversi effetti nella produzione di un testo scritto che riguardano non solo la qualità del segno grafico e la correttezza ortografica ma anche l’adeguatezza dei contenuti.

In che modo la disgrafia influenza l’adeguatezza dei contenuti in una produzione scritta?

Le difficoltà grafo-motorie di qualsiasi grado possono avere sul soggetto significativi impatti psicologici e motivazionali: il lento apprendimento delle lettere e il basso livello di adeguatezza nella traduzione tra fonema e grafema infatti generano nel bambino non solo un “blocco” motorio dovuto a facile stanchezza e affaticamento ma anche un “blocco” mentale in cui la produzione di idee è rallentata.

L’adeguatezza dei contenuti appare pertanto fortemente compromessa per via di un difficile accesso al lessico che caratterizza i soggetti disgrafici. In particolare, le informazioni fonolofiche e morfologiche di una parola non sempre sono immediatamente disponibili per poter essere poi riprodotte sullo spazio del foglio. Il loro recupero risulta complicato, generando nel soggetto un basso senso di autoefficacia e un alto livello di frustrazione che porta ad un evitamento costante del compito.

Come appaiono i contenuti di una produzione scritta di un soggetto disgrafico?

Il testo prodotto è spesso molto breve e i contenuti potrebbero essere carenti di nessi logici, talvolta con poca pertinenza rispetto alla traccia da eseguire. Non sempre il soggetto disgrafico riesce a pianificare il contenuto di ciò che vuole scrivere manifestando difficoltà anche a revisionare quanto riportato per via dell’attenzione sottratta dalla difficoltà grafica.

Il foglio di scrittura può risultare poco pulito e con diverse cancellature che, nonostante tutto, non apportano miglioramenti qualitativi all’elaborato.

Cosa fare per facilitare la produzione di un testo in termini di adeguatezza e chiarezza?

  • dare più tempo per elaborare le idee
  • consentire al bambino di scegliere un formato di scrittura personalmente meno faticoso e se il compito risulta particolarmente difficile consentire la videoscrittura al computer
  • presentare una consegna chiara su ciò che deve essere prodotto
  • predisporre dei fogli squadrettati che delimitino lo spazio da scrivere
  • concedere l’uso di tabelle, formulari e vocabolari, per favorire il riconoscimento delle lettere da scrivere e l’arrichimento lessicale, nonchè quaderni a righe colorate e impugnatori che possano rendere il movimento più stabile.
  • orientare il bambino sulla tipologia testuale da scrivere, fornendo schemi facilitatori che siano esplicativi delle sequenze logiche da seguire a seconda che si tratti di testi narrativi, descrittivi, espositivi, argomentativi o regolativi
  • nella valutazione, considerare principalmente le competenze trasversali acquisite (arricchimento del lessico, conoscenze acquisite su un argomento, consapevolezza circa l’utilizzo appropriato e autonomo degli strumenti compensativi).
  • favorire una revisione e correzione di classe, stimolando la riflessione, lo scambio di pensieri e suggerimenti tra pari

Mettere in atto questi accorgimenti all’interno del contesto classe e avviare percorsi di potenziamento individuali e specifici permette di ridurre l’insicurezza nei processi di scrittura dei soggetti disgrafici, favorendo il consolidamento anche di altre aree coinvolte nell’apprendimento scolastico, quali l’esposizione orale con una comunicazione efficace oppure le capacità cognitive trasversali di memoria e concentrazione.

Bibliografia

  • Disturbi e difficoltà della scrittura. Disgrafia, disortografia e difficoltà nella produzione di testi scritti. C. Cornoldi, Giuntiedu, 2016
  • Metacognizione e scrittura: uno studio pilota di potenziamento metacognitivo nella produzione del testo con alunni di scuola secondaria di primo grado, M. De Simone, S. Scassillo, M.R. Strollo. Ricerche di Pedagogia e Didattica – Journal of Theories and Research in Education 10, 2 (2015).

Sitografia

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