In che misura riusciamo a comprendere i bambini?

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Per comprendere i bambini è fondamentale che anche noi impariamo a percepire, dare senso e rispondere in uno stato di presenza, con un atteggiamento di apertura verso di loro così come sono realmente, quindi, non come vorremmo che fossero e non attraverso il filtro delle nostre paure, dei nostri desideri.

Ma cosa succede quando un bambino non si sente capito, compreso?

Ricordo ancora molto bene le parole di un bambino di 8 anni:

Io sono un bambino non visto, nessuno si accorge di me, io sono PIGRO, è questo che vedono, ma ti posso assicurare che io sono tanto altro”.

Proviamo ora ad immaginare come si sente questo bambino, quando riflette sul comportamento dei suoi genitori, dei suoi insegnanti, dai suoi compagni, un pensiero attraversa la sua mente: “Non mi capiscono proprio”.

Cosa impedisce ad un bambino di essere visto e compreso?

A volte succede che guardiamo i bambini attraverso degli occhiali offuscati dai nostri desideri, dalle nostre paure che ci impediscono di vedere chi abbiamo davanti, questo filtro così scuro e rigido può rendere difficile per noi riuscire a percepire, dare senso, e rispondere in modo sintonizzato ai bisogni del bambino. Molte volte potrebbe capitare che andiamo a sottolineare un’etichetta: “Sei la solita sfaticata!”, in questo modo stiamo solo inserendo i bambini in alcune categorie e impediamo a noi stessi di vederli nella loro totalità, nelle loro immense sfaccettature, lo facciamo perché il nostro cervello è abituato a organizzare in concetti e categorie i flussi di energie in arrivo, quello che possiamo fare è sicuramente liberarci da queste categorie e dal loro effetto, non farci condizionare e vedere il bambino con altri occhiali. La cosa peggiore è quando i bambini potrebbero lasciarsi condizionare dal nostro uso di queste categorie e classificazioni, e basare la fiducia in se stessi sulle opinioni che pensano che abbiamo su di loro, e vi posso assicurare che in questo modo non facciamo altro che togliere fiducia nelle loro capacità. Ogni bambino è una persona con una sua individualità, se lasciamo che le nostre percezioni vengano oscurate dalle nostre paure e dalle nostre categorie, non riusciamo a vedere chiaramente i nostri bambini. L’aspetto essenziale è quindi “vederli” come sono realmente, prendiamoci del tempo per osservare il loro comportamento, rallentiamo, non diamo spazio a categorie di giudizio, a volte è importante andare in profondità e non fermarsi a guardare in superficie. Dietro ogni comportamento, ogni errore dei nostri bambini c’è un’emozione e noi adulti dobbiamo essere in grado di percepirla e regalare a loro PRESENZA.

Ricordiamo però anche un altro aspetto importante, osservare cosa succede nella nostra mente, ciò significa essere consapevoli del nostro stato d’animo in quel momento, e dell’origine delle diverse emozioni che potremmo provare prestando attenzione a ciò che accade dentro di noi, possiamo veramente comprendere i bambini e comportarci in modo tale da dare loro quello di cui hanno realmente bisogno in quel momento.

BIBLIOGRAFIA:

Siegel D.,Bryson T.P. (2020), Esserci, come la presenza dei genitori influisce sullo sviluppo dei bambini, Raffaello Cortina Editore, Milano

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